mercoledì 26 maggio 2010

I corti sh.li.ca 01

Graaains! from Eyehustle Entertainment on Vimeo.



Tutti amano la birra, proprio tutti! Non è un vero e proprio corto, ma è uno spot stupendo.
p.s. Io avrei reagito esattamente come il protagonista: «Stupid zombies!»

lunedì 24 maggio 2010

QUANDO SH.LI.CA 01 VA AL CINEMA...



J.J Abrams & Spielberg, un trailer allettante. Speriamo bene.



Questo trailer mi ricorda molto " Morte a 33 giri" con lo zio Ozzy

venerdì 21 maggio 2010

QUANDO SH.LI.CA 01 VA AL CINEMA...



Vi interessa una motosega che combatte le forze del male?
Vi interessa un uovo infetto venuto dallo spazio?
Cos'è la macchina morbida?

Se vi interessa scaricate il film vigasio sexploitation da qui. Intanto godetevi l'atmosfera clustrofobica e in qualche modo ipnotica del trailer.

BUON FINESETTIMANA!!


zombie pinup by `ladytwiglet on deviantART


Elizabeth Bathory by *GENZOMAN on deviantART

mercoledì 19 maggio 2010

I corti sh.li.ca 01

Dating Material from Generation Digital on Vimeo.



Tornare a casa con una bella sconosciuta dopo una serata alcolica non è sempre sinonimo di nottata di sesso...

mercoledì 12 maggio 2010

Horror da ufficio

Ho trovato questo set "zombesco" che tutti gli amanti dell'horror dovrebbero avere.
Cliccate qui per vedere tutti i prodotti.

martedì 4 maggio 2010

I corti di Rosemary

Wasted West from Felix Rothballer on Vimeo.



Spaghetti western e zombie? Si può!
Tralasciando la "bravura" degli attori, le armi giocattolo e le animazioni non proprio di alto livello, devo dire che questo corto mi ha divertito.
ricordiamoci sempre la parola magica: Low budget, ovvero, pezze al culo:)

lunedì 3 maggio 2010

QUANDO ROSEMARY VA AL CINEMA...



Quando vedo scenari apocalittici di desolazione e città fantasma in degrado, l'acquolina in bocca aumenta. Quando vedo un uomo che indossa dei cinturoni pieni di paletti, l'acquolina diventa una cascata. I vampiri dominano e bisognerà combatterli? Speriamo!

domenica 2 maggio 2010

Bianca

Mi sono iscritto al concorso di scrittura della Müller . Partecipo solo per "allenarmi" e ho deciso di postarli anche sul blog. Spero vi piacciano:)
L'incipit di questa settimana è stato "piccoli piaceri". Intanto penserò al prossimo racconto splattergoresanguinolentorabbrividente :)





BIANCA


Caterina dice che aspetta ogni mercoledì a partire dal mercoledì sera. Che è il suo piccolo momento di piacere.
Io non mi faccio illusioni, però: dice tante cose.
Quando arrivo ha già messo al loro posto i pezzi sulla scacchiera e i cuscini, visto che giochiamo sul pavimento
e ogni partita dura un’ora o più.
“Non tocca a me il nero” faccio, come ogni volta.
“Si invece” dice lei, accarezzando i suoi pedoni bianchi come se fossero un piccolo esercito del bene.
" Cate, ma è mai possibile che dobbiamo rifare sempre la stessa discussione sui bianchi e i neri?"
Caterina alzò per un attimo la testa dalla scacchiera e mi fissa, sfoderando il suo classico ghigno furbesco:
"E' che mi piace stuzzicarti, chiamala pretattica se vuoi".
"Ah sì? Ok allora, prenderò i neri e vedrò di farti odiare il bianco per sempre!" rispondo.
Pronti a iniziare ci concentriamo entrambi nel "visualizzare" le nostre tattiche di gioco. Caterina allunga la mano verso uno dei pedoni pronta a spostarlo, ma non succede. Una fitta tremenda la fa quasi piegare in due dal dolore facendola accasciare su un lato. Digrigna i denti nel tentativo di resistere, ma le fitte sono talmente forti da farle scalciare la scacchiera con tutti i suoi pezzi verso di me. Mi prende il panico. Mi alzo di scatto e mi avvicino a lei, le metto il cuscino sotto la testa e provo a parlarle:
"Caterina! Cate! Che cos'hai amore? Parlami!"
I suoi occhi sofferenti dicono già tutto, le sue parole confutano i fatti:
"Portami all'ospedale, subito..."
L'agitazione mi fa muovere in modo confuso: non riesco a pensare, non ricordo più dove sono le chiavi della macchina né dove l'ho parcheggiata. Perdo un po' di tempo, ma riesco a portare Caterina in macchina e a partire a tutta velocità verso l'ospedale. Durante il tragitto suono il clacson di continuo per avvertire gli automobilisti del mio passaggio. Passo un fazzoletto bianco a Cate dicendole di sventolarlo fuori dal finestrino come ulteriore monito della gravità della situazione. Schivo macchine, pedoni, carretti della frutta, prendo qualche marciapiede e forse (ma non ne sono del tutto sicuro) ho attraversato addirittura qualche giardino. Arrivo al pronto soccorso fradicio di sudore e preoccupazione. Chiamo gli infermieri che prendono una lettiga per trasportare Caterina dentro l'ospedale. Mi dicono di attendere. Più il tempo passa, più cresce il mio nervosismo, che peggiora quando un dottore mi dice di aspettare fuori dalla sala operatoria. Seduto, impotente, con la gamba destra che tamburella freneticamente il pavimento e le unghie mangiate come unico passatempo. Dopo qualche ora il chirurgo esce dalla sala operatoria:
"E' andato tutto bene, non si preoccupi" dice.
Gonfio il petto di sollievo e butto fuori l'aria stagna dei cattivi pensieri:
"Posso vederla dottore?" gli chiedo.
Mi sorride e annuisce. Mi precipito nella stanza dove hanno portato Caterina. Lei, stremata ma sorridente, mi guarda e mi fa segno con la mano di avvicinarmi:
"E' una femmina" dice con un filo di voce. Scoppio in lacrime, in braccio ha un piccolo angelo sceso in terra."Sono papà!". Me la passa chiedendomi che nome le avremmo dato. Metto una mano nella tasca della giacca per prendere il fazzoletto così da potermi asciugare le lacrime. Un pedone bianco cade sul letto, io e Caterina lo fissiamo per qualche istante:
"Bianca" dice
Anche questa volta ha vinto il suo colore.

COLONNA SONORA



ALLEGATI

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